Stando ai nuovi propositi europei, auto e veicoli commerciali dovranno diminuire entro il 2030 le emissioni di anidride carbonica di circa un terzo rispetto ai 95g/km fissati per il 2021. Mentre per la tappa intermedia del 2025 le emissioni dovranno essere almeno inferiori del 15% rispetto al limite posto nello stesso anno.
Si tratta di un “decisivo passo in avanti nell’attuazione degli impegni presi nell’ambito dell’accordo di Parigi per una riduzione vincolante delle emissioni di CO2 di almeno il 40% da qui al 2030 nell’UE” come spiega la Commissione europea stessa che aggiunge: “La nostra proposta incoraggerà sia l’innovazione delle tecnologie e dei modelli di business che un uso più efficiente di tutte le modalità di trasporto merci. L’obiettivo intermedio per il 2025 garantisce che gli investimenti comincino sin da ora, mentre quello per il 2030 darà stabilità e un orizzonte a lungo termine che ne assicuri il mantenimento.”
Gli obiettivi della Commissione, hanno suscitato feroci critiche da parte dell’associazione dei costruttori auto europei, per la quale “fissare un obiettivo intermedio per il 2025, pochi anni dopo il 2021, non lascia abbastanza tempo per apportare i necessari cambiamenti tecnici e di design necessari a rispettare i nuovi limiti”. In particolare l’ACEA propone di abbassare la quota CO2 al 20%, un traguardo che comporterebbe "alti, ma accettabili costi" per i costruttori.