Nell’ambito delle trasformazioni digitali, il Blockchain è sicuramente uno degli argomenti più scottanti e con le più alte probabilità di applicazione. Per chi non è pratico del settore però, può non risultare semplice capire cosa ci sia effettivamente di concreto a riguardo: se da un lato la tecnologia è matura per la messa in atto del suo utilizzo, dall’altro non si riuscirà a valicare il limite tra teorico e pratico se non vengono creati standard e norme per permetterne l’utilizzo; per l’adozione di massa infatti, occorrerebbe risolvere la definizione di standard condivisi e chiarire molti aspetti legali.
Ad oggi, l’unica applicazione di massa del blockchain è nel bitcoin, mentre tutte le altre applicazioni sono in fase di progettazione. In ogni caso, restando sulla via teorica, tra i vari settori in cui tale tecnologia potrebbe essere applicata, già sappiamo che sono alte le sue potenzialità nell’ambito del Retail, focalizzato sull’asset dati personali, riuscendo potenzialmente ad avere un impatto notevole nell’applicazione del rewarding loyalty program. Per contro invece, l’impatto minore corrisponderebbe al settore dell’Energy, dato che un’assenza di contesto è preludio ad un rallentamento del tutto.
Oltre a queste applicazioni nel settore, possiamo già suddividere il campo per farci un’idea, e prevedere quali potranno essere in futuro le classifiche dei più papabili all’applicazione della tecnologia blockchain:
- Manufacturing: l’impatto previsto è alto, e le applicazioni principali saranno tipicamente di supply chain, come il tracking di processi compessi, compliance, quality origin assurance.
- Finance: dove la blockchain è in fase di maturità, e per cui sono previste le prime implementazioni concrete, fungendo quasi da ‘cavia’ per tutti quei settori che procedono in maniera più cauta, e aspettano i primi esiti appunto nel finance. I benefici più attesi consistono nella facilità di tracciamento, e la possibilità di effettuare transazioni tra molti soggetti diversi.
- Barcode: essendo il codice a barre uno standard molto flessibile, notevolmente diffuso, e utilizzato per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti di moltissimi settori, è un candidato perfetto per poter testare un’implementazione negli aspetti di notifica. La blockchain infatti, potrebbe garantire che un evento sia effettivamente avvenuto e che sia poi certificato.
Potrebbe interessarti anche: L'imballaggio smart: monitora lo stato di salute dell'articolo trasportato
Da tenere a mente, comunque, è la natura del Blockchain stesso: questo infatti non può funzionare con un approccio a silos, deve interagire con altre tecnologie come IoT ed ERP; è una tecnologia innovativa ma complessa, e non risolverà automaticamente ogni problema. È un database tracciabile e immutabile, ma al contrario, non è ne veloce, ne real time.
Per una sua possibile applicazione nel futuro, la convinzione più diffusa è che il cambiamento arriverà a partire dal basso, ovvero dal mercato e dalle esigenze dei possibili utilizzatori.