I tempi per le consegne e più in generale per il trasporto merci, si sa, sono oramai cambiati. E i vecchi problemi sono stati sostituiti dai nuovi, oggi si parla di industria 4.0, di utilizzo dei droni, di tecnologie altamente sofisticate.
Alcune tra le più grandi aziende al mondo quali: Amazon, Domino’s Pizza, UPS, stanno finanziando la ricerca per la progettazione di droni autonomi i quali però comportano ostacoli nuovi e non facilmente risolvibili. Tra i problemi principali c’è il regolamento di volo che conseguirebbe all’applicazione di massa dei droni nell’Industria 4.0. Far volare i droni sulle nostre teste ad oggi non è consentito nelle aree di traffico aereo e difficilmente lo sarà a breve, inoltre le leggi sull’uso dei droni variano da nazione a nazione e adottare un sistema univoco di consegna in tutto il mondo risulterebbe impossibile.
Amazon è l’azienda che ha fatto maggiori passi in avanti in questo senso, tanto da presentare un brevetto per un drone ad intelligenza artificiale capace di interfacciarsi con una persona.
L’organizzazione delle consegne
Come verrebbero caricate le merci sul drone? Se un uomo deve essere predisposto al caricamento di un pacco alla volta allora si farebbe prima a caricare un intero camion, ma al Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno trovato una soluzione: usando i tag RFID per identificare i prodotti il drone va da solo nel magazzino a recuperare l’ordine e poi parte per effettuare la consegna in completa autonomia.