Velocizzare i tempi di consegna delle merci, ridurre i costi aumentando le performance sono gli obiettivi principali delle aziende che si occupano di trasporto, consegne e logistica.
Secondo SB Italia, il cognitive computing, ovvero l’insieme di piattaforme sofisticate in grado di apprendere, ragionare, comprendere ed elaborare, può produrre soluzioni efficaci alle principali esigenze aziendali. In questo modo, un’impresa commerciale può avvalersi di un sistema cognitivo utile a simulare l’andamento delle vendite così da ottimizzare i flussi di magazzino, fare di un customer care a misura di singolo utente una leva commerciale e iniettare intelligenza nella supply chain prevenendo le inefficienze, per dirne alcune.
Compito della cognitive computing è dare un senso più compiuto alla massa di informazioni che le aziende si trovano a dover trattare, contestualizzandole e fornendo degli insight che possano facilitare i processi decisionali.
Una recente stima di IDC parla di un incremento degli investimenti in queste tecnologie del 59,3% nell’anno in corso per un valore a livello mondiale di 12,5 miliardi di dollari che fa presupporre un volume d’affari di 46 miliardi di dollari entro il 2020.
Quali sono le prospettive concrete di applicazione?
Un ambito di concreta applicazione riguarda la supply chain dal momento che resta uno degli ambiti maggiormente soggetti alla trasformazione digitale. Per averne conferma è sufficiente pensare ad Amazon che ha avuto una crescita mostruosa grazie alla scelta di automatizzare e rendere intelligente il sistema logistico.
Ma non occorre essere un gigante per poter sfruttare già oggi ciò che le tecnologie cognitive e l'intelligenza artificiale possono mettere a disposizione, è sufficiente rivolgersi a partner capaci ed effettivamente dotati di sistemi avanzati.