Isca Academy, Associazione no profit di imprenditori e manager internazionali, ha concluso pochi giorni fa a Novara la serie di incontri che aveva effettuato assieme a Confindustria Piemonte sul ruolo della Logistica 4.0 e le aree di competenza della supply chain. Questa iniziativa ha fatto da apripista per gli eventi formativi che d’ora in poi avranno luogo in varie città italiane trattando i medesimi argomenti.
Per ora in programma ci sono gli incontri dedicati alle Pmi durante il Green Logistics, al Salone della logistica sostenibile che si terrà a Padova nei primi giorni del marzo 2019 e poi in Lombardia.
Come spiega Domenico Netti, presidente di Isca Academy, spiega che «Nel contesto italiano, gli operatori logistici debbono incrementare la loro conoscenza tecnologica di pari passo con la diffusione delle innovazioni. Ma l’obiettivo potrà essere raggiunto soltanto con la crescita delle competenze. Che potrà essere favorita dall’aggregazione di piccole realtà imprenditoriali in soggetti con la massa critica necessaria per generare e gestire know how e innovazione nella produzione e nei servizi».
Tutti gli incontri saranno strutturati nello stesso modo: prenderà la parola un esperto di Invitalia, lo staff tecnico di assistenza del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) ed esperti del settore logistico a testimonianza di come le aziende italiane stiano cambiando ed evolvendo per rispondere nel modo migliore alla globalizzazione.
Fabio Ravanelli, presidente di Confindustria Piemonte dichiara come «La logistica sia quel segmento del tessuto produttivo sul quale, con ampio anticipo, si sono viste le prime rivoluzionarie applicazioni delle nuove tecnologie digitali e la dotazione infrastrutturale avrà un ruolo determinante nella nostra capacità competitiva. Confindustria si sta impegnando su queste tematiche con uno sforzo sistemico. Da una parte, con la partecipazione attiva ai tavoli di coordinamento con Governo e istituzioni (posso affermare con soddisfazione che il piano Calenda è frutto di un lavoro “a quattro mani”); dall’altra parte con il varo di un programma strategico che coinvolgerà l’intera organizzazione, a livello sia di associazioni territoriali che associazioni di categoria, e con la costituzione di una nuova struttura dedicata, quella dei Digital Innovation Hub».